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Apple, addio ad AirPower: la ricarica wireless messa in soffitta

Stavi aspettando il caricatore wireless Apple Airpower? Non vedrà mai la luce. Leggi perché il progetto è stato annullato

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Apple AirPower Fonte foto: Hadrian / Shutterstock.com

La ricarica AirPower di Apple va in pensione prima ancora di essere stata messa sul mercato. Presentata nel 2017 insieme all’iPhone 8 e all’iPhone X, questo dispositivo avrebbe dovuto permettere di ricaricare diversi apparecchi allo stesso tempo: in un solo colpo si potevano alimentare iPad, iPhone, ma anche Apple Watch e AirPods.

Non si trattava di una semplice base per carica senza fili, ma un progetto ambizioso: qualcosa che non è mai stato concepito da alcuna azienda. Sarebbe bastato poggiare o avvicinare i dispositivi sulla “piattaforma” e questa avrebbe modulato l’alimentazione in base alle necessità di ogni apparecchio e al bisogno degli utenti. Purtroppo, la fantasia ha superato la realtà: la società di Cupertino ha infatti deciso di annullare la produzione dell’AirPower perché non conforme agli standard qualitativi. La notizia è stata annunciata da Dan Riccio, responsabile del progetto. Dopo diversi tentativi per migliorarlo, il caricatore wireless Apple è stato messo in soffitta.

Addio all’Apple AirPower: tutti i motivi della sua cancellazione

L’AirPower ha rappresentato una vera e propria scommessa per Apple. L’azienda ha costruito un ampio team di ricerca per sviluppare una tecnologia che permettesse di caricare l’iPhone senza fili. L’azienda non voleva però limitarsi a questo, ma desiderava imporsi con la migliore applicazione con standard QI mai progettata. Tutti i tentativi sono però giunti al capolinea e Apple ha deciso di sospendere sviluppo e produzione. L’annuncio dell’interruzione è arrivato via e-mail dal responsabile del progetto. La ricerca dedicata ai caricatori wireless è ancora lenta, non è soddisfacente e non può essere paragonata ad un’alimentazione tramite caricatore tradizionale. I motivi sono diversi: spesso telefoni e altri apparecchi non si ricaricano adeguatamente anche dopo ore, oppure basta allontanarli di qualche centimetro dal sensore per interrompere la ricarica. Allo stesso tempo, alcune volte è difficile trovare la connessione e quindi occorre spostare il dispositivo in attesa che catturi il segnale. Anche Pete Lou, Ceo della società OnePlus ha ammesso che attualmente non è interessato alla tecnologia perché non offre certezze, è instabile e quindi non soddisfa determinati standard di qualità.

Stop alla produzione della ricarica wireless Apple: come hanno reagito gli utenti?

Poche ore dopo la diffusione dell’e-mail, i commenti dei consumatori e clienti Apple non si sono fatti attendere. L’opinione generale critica l’azienda perché è stata troppo frettolosa: ha annunciato la prossima uscita della carica wireless QI, senza avere certezze circa l’efficienza della tecnologia. Questo ha generato false aspettative nei clienti, che sono rimasti delusi. L’azienda di Cupertino però consola chi è rimasto scottato: riuscirà a placare i malumori della sua clientela con altri progetti innovativi.