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Bonus PC e Internet, la proposta: usarlo per pagare i Giga 4G

Federconsumatori e ADOC chiedono misure per coloro che sono esclusi dal voucher per la mancanza di copertura della connessione in fibra

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smartphone giga 4g Fonte foto: banphote - stock.adobe.com

Due associazioni di tutela dei diritti dei consumatori, Federconsumatori e ADOC, scrivono al Ministero per lo Sviluppo Economico, a Infratel Spa e all’Autorità Grarande della Concorrenza e del Mercato per chiedere profonde modifiche al Bonus PC e Internet. Secondo le associazioni, infatti, l’impostazione tecnica del "Piano voucher per la connettività in banda ultra larga di famiglie e imprese" non sarebbe sufficiente a ridurre il digital divide.

Il problema, secondo Federconsumatori e ADOC, sta nel requisito tecnico di velocità della nuova connessione richiesto per ottenere il bonus: 30 Mbps in download (15 Mbps garantiti) e 15 Mbps un upload (7,5 Mbps garantiti). Velocità del genere restringono di molto la mappa delle zone del Paese dove si potrà usufruire del bonus, perché la connessione veloce non è ancora arrivata ovunque in Italia. Comuni montani, piccoli borghi o aree difficili da raggiungere con la fibra restano di fatto escluse e questo, paradossalmente, secondo le due associazioni dei consumatori aumenta ancora di più il digital divide invece che ridurlo. Per questo Federconsumatori e ADOC chiedono al Ministero dello Sviluppo Economico di valutare due alternative, qualora sia impossibile per l’operatore di rete offrire una connessione che soddisfi i parametri tecnici minimi.

Se non c’è la fibra, incentivare i Giga in 4G

La prima alternativa, qualora non sia possibile erogare il bonus Internet per mancanza di una adeguata connessione, secondo Federconsumatori e ADOC è quella di usare almeno parte dei 500 euro del bonus PC e Internet per pagare Giga di traffico aggiuntivi in 4G. Questa ipotesi sarebbe utile in caso di totale assenza di connessione fissa, quando è necessario collegare lo smartphone al laptop per connettersi a Internet.

Si legge nella nota che le due associazioni hanno inviato al Ministero: "parte di esso [del bonus] sia utilizzato per l’acquisto di congrui giga di navigazione per contratti di rete mobile, quando si dispone almeno di terminali 4G. Occorre, infatti, considerare che, ove tecnicamente possibile, molti utenti che risiedono in aree affette dal suddetto digital divide, utilizzano un accesso da rete mobile per navigare su internet in postazione fissa, configurando il proprio dispositivo mobile in tethering mode, ma andando, così, incontro a costi molto più rilevanti".

Considerando il fatto che i 200 euro di bonus vanno spalmati in un anno, l’ammontare mensile dell’incentivo è pari a 16,66 euro. Con questi soldi si potrebbero pagare decine di Giga aggiuntivi se le compagnie telefoniche accettassero di offrirli al costo standard delle loro offerte e non al prezzo dei Giga extra.

Se non c’è connessione, tutto il bonus per comprare il PC

La seconda ipotesi di Federconsumatori e ADOC, prevede invece la possibilità di destinare l’intero ammontare del voucher all’acquisto dell’hardware (PC o tablet) nel caso in cui non ci sia alcuna connessione fissa disponibile. Per quanto riguarda l’hardware, infine, le due associazioni chiedono che l’utente non sia vincolato a comprarlo dall’operatore ma possa usare i 300 euro del bonus (o 500, nel caso della seconda proposta) per acquistare un laptop o un tablet dal rivenditore che preferisce.