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Tim Cook contro le fake news: necessaria campagna mondiale

Il CEO di Apple, in visita nel Regno Unito, invita i Governi di tutto il mondo a impegnarsi contro le notizie false sui social network ma non solo

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Tim Cook con iPhone in mano Fonte foto: Laura Hutton/Shutterstock

Da semplice “fatto di costume” ad arma di lotta e propaganda politica. Nel corso degli ultimi mesi le fake news sono andate incontro a un processo di trasformazione che le ha rese protagonista della scena mondiale. Per molti analisti hanno giocato un ruolo fondamentale nelle elezioni USA 2016, mentre Facebook, Google e Twitter stanno studiando come fermarle.

Ora anche Tim Cook scende in campo contro il fenomeno dilagante delle bufale online. Il CEO di Apple, in visita ufficiale nel Regno Unito, ha chiesto la collaborazione dei leader mondiali, invitandoli ad attivarsi dal punto di vista legislativo. Le parole usate dal numero uno dell’azienda di Cupertino, intervistato dal quotidiano britannico The Telegraph, sono piuttosto forti: le fake news starebbero “ammazzando le menti delle persone”, presentando loro una realtà che, nei fatti, è inesistente. Necessaria, dunque, un’azione collettiva e di grande impatto che permetta di debellare quello che somiglia sempre più a un virus.

Come imparare a riconoscere le fake news

Secondo Tim Cook è necessaria un’azione congiunta che veda impegnati, sullo stesso fronte, sia le aziende del mondo hi-tech sia i Governi dei Paesi di tutto il mondo. Le prime dovrebbero impegnarsi nella realizzazione di un tool che permetta di mettere un freno alla diffusione delle false notizie online, mentre i secondi dovrebbero mettere in atto delle campagne informatiche che educhino i cittadini a riconoscere le fake news. “Abbiamo bisogno di una campagna che coinvolga tutti i cittadini, indipendentemente dall’età e dal loro livello di scolarizzazione – si legge nelle righe dell’intervista concessa al The Telegraph. Bisognerà agire nelle scuole e attraverso tutti quei mezzi che consentano di raggiungere il maggior numero di persone possibile. Se c’è la volontà di farlo, è un’operazione che non richiede moltissimo tempo”.