
Doc o Pdf, Jpg o Png? Come decidere il formato più adatto
Scegliere quale tipologia salvare e inviare un documento o un'immagine è molto semplice e dipende dall'utilizzo che ne vogliamo fare. Ecco cosa valutare
Maneggiamo ogni giorno decine di file. Un programma, un documento word, un’immagine. Ognuno di essi è composto da un nome, da un punto e da una sorta di breve sigla. Quest’ultima si chiama estensione e serve per identificare il tipo di file scaricato e salvato sul pc.
Non avete capito di cosa stiamo parlando? Facciamo un esempio. Trovate un documento– un file di Word può andare più che bene – e date un’occhiata al suo nome. Noterete che il file è accompagnato dalla seguente estensione: .doc. Si tratta di un formato di cui Microsoft è proprietaria ed è utilizzato per "classificare" tutti i file che contengono testo. Chiarito questo punto, andiamo avanti. Non tutti i file hanno un unico formato. Prendiamo in considerazione le immagini. Vi sarà capitato di avere a che fare con JPG o PNG. A seconda la tipologia scelta, la foto assumerà delle caratteristiche diverse.
Ogni file dunque ha un determinato formato. Ma quale scegliere? Dipende dall’utilizzo che faremo del file. È meglio salvare e inviare un documento ricorrendo al formato doc o PDF? Per rispondere a questa domanda è necessario conoscere cosa differenzia un formato dall’altro.
Doc e PDF
Gran parte delle persone utilizza i formati doc o docx (un’estensione utilizzata dalle ultime versioni di Microsoft Word) e PDF per salvare e inviare documenti. Il primo ha il vantaggio di permettere a chi riceve il file di apportare delle modifiche. Purtroppo, però, questa tipologia di formato non dà la possibilità agli utenti di aprire l’allegato direttamente dal browser. E se non si usa Office online, l’unico modo per leggere il documento è scaricarlo sul computer. Inoltre, le persone sono costrette a installare Microsoft Word o un programma compatibile.
Il formato PDF, acronimo di Portable Document Format, come è anche possibile intuire dal nome in inglese, è stato ideato per consentire a chiunque di leggere un file. In aggiunta, non è necessario che il documento ricevuto tramite email sia scaricato sul computer, poiché può essere letto direttamente da qualsiasi browser.
Quale utilizzare? Dipende. Volete essere sicuri che il file sia leggibile da tutti e che mantenga la formattazione originale? Salvatelo in PDF. Al contrario, se preferite che chi riceve il documento apporti delle modifiche, meglio ricorrere al formato doc.
JPG e PNG
Un altro dubbio ruota attorno al formato delle immagini. Il più comune e utilizzato è quello JPEG, poiché, per via delle sue caratteristiche, permette di salvare, inviare e condividere le foto con facilità. L’estensione .jpg, infatti, comprime il file (e quindi anche le sue dimensioni) senza intaccare di tanto la sua qualità iniziale. Il formato, però, non è così perfetto. Prendete un’immagine salvata in JPEG (per informazione, il suo nome per esteso è Joint Photographic Experts Group) e ingranditela. Noterete che sui bordi appaiono delle ombre. Il motivo è da ricondurre al sistema di compressione usato dal format. Inoltre, mano a mano che il file si salva più volte, l’immagine perde in qualità.
Il formato PNG, acronimo di Portable Network Graphics, rispetto a quello precedente, permette alla foto di mantenere la risoluzione iniziale, indipendentemente da quante volte è salvata. Inoltre, su un’immagine PNG non c’è traccia del fastidioso effetto ombra. E non è tutto. Il formato, infatti, supporta la trasparenza, che consente di utilizzare l’immagine facilmente su un altro sfondo. L’unico svantaggio è che, a differenza del formato JPEG, una foto salvata in PNG è più pesante.
Quale usare tra i due formati? Anche in questo caso dipende dall’utilizzo. Un’immagine PNG garantisce, grazie all’utilizzo di un metodo di compressione non a perdita, maggiore qualità. In aggiunta, è più adatto se è necessario modificare e salvare il file più volte. Il format JPEG, invece, oltre a offrire una risoluzione accettabile, è soprattutto più leggero.