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SCIENZA

L'innalzamento del mare sta dando i primi problemi: il pericolo annunciato

Continuano a succedersi le conseguenze dell'innalzamento del mare: una specie di cactus è stata dichiarata estinta e si va incontro a nuovi pericoli

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Sembrano non bastare gli allarmi che la comunità scientifica continua a lanciare sulle conseguenze del cambiamento climatico. Nelle ultime settimane, in particolare, sta diventando ancora più alta l’allerta per l’innalzamento del mare, dopo un annuncio preoccupante: una specie si è estinta proprio per via di questo fenomeno sempre più drammatico.

Nello specifico a scomparire è stato il Pilosocereus millspaughii, una rara specie di cactus arboreo che non crescerà più in uno dei suoi ambienti naturali, ovvero gli ecosistemi costieri della Florida. Una perdita che avrà un impatto molto più profondo di quanto si possa pensare e, purtroppo, lascia presagire che si tratti della prima di una lunga serie.

L’estinzione del cactus in Florida

Dopo mesi di attento monitoraggio è stato il team di studiosi a capo del Florida Museum of Natural History a dare l’annuncio. I ricercatori hanno sottolineato come il Pilosocereus millspaughii fosse l’unico esemplare di cactus arboreo di grandi dimensioni in Florida e come la sua scomparsa rappresenti la prima estinzione locale di una specie causata proprio dall’innalzamento del livello del mare.

Com’è possibile leggere nella nota firmata dagli studiosi, il cactus si è estinto per via dell’intrusione e della penetrazione sempre più rilevante nel terreno di acqua marina. L’acqua salata insinuatasi nel suolo lo ha drammaticamente impoverito, ma non è stata l’unica responsabile dell’estinzione: secondo i ricercatori a fare la differenza (in negativo) sono state anche le maree sempre più alte e le conseguenze dovute ai fenomeni atmosferici sempre più devastanti.

Gli studi sulle specie a rischio

La consapevolezza dell’estinzione del Pilosocereus millspaughii è stata accolta con grande sconforto da gran parte degli scienziati specializzati, per un motivo molto semplice: come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, sono state moltissime le allerte relative alle conseguenze del cambiamento climatico e dell’innalzamento dei mari, ma non sono ancora state ancora messe in atto delle soluzioni definitive.

Gli studiosi del Florida Museum of Natural History hanno anche sottolineato che il Pilosocereus millspaughii, così come altre due specie di cactus, era stato inserito nella lista delle specie in pericolo a livello federale nel 1984. Eppure si è estinto e i numeri delle altre specie stanno continuando drasticamente a calare. Al momento, proprio in Florida, i ricercatori stanno monitorando tutte le popolazioni di cactus arborei, sperando di trovare una soluzione per fronteggiare le conseguenze.

I pericoli e le raccolte di conservazione

La reale soluzione però, è sempre la stessa: intervenire ora e subito. E per farlo occorre in primo luogo prendere atto che è davvero in corso un’emergenza ambientale diffusa, ricordando che i pericoli sono molti più di quanto si pensi. Intere coste rischiano di essere lentamente inglobate dalle acque marine, con ingenti danni sia economici che umani.

Servirebbe dunque un’attiva cooperazione a livello internazionale per trovare delle soluzioni da mettere in atto immediatamente e che siano durature. Nel frattempo, non solo in Florida ma in tutto il mondo, sono state stata avviate delle raccolte di conservazione per mettere al sicuro il futuro di alcune specie. Ma questo può davvero bastare?

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