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L'inventore di Internet ha venduto il DNA del web per 5,4 milioni

Tim Berners-Lee, inventore di Internet ha venduto il DNA del web guadagnando una cifra record.

scrivere-codice-web Fonte foto: iStock Photos

Tim Berners-Lee, inventore di Internet, ha venduto all’asta il codice sorgente del web come Ntf. Il DNA della Rete è stato pagato da un anonimo compratore la bellezza di 5,4 milioni di dollari. Si tratta del codice sorgente del primissimo Internet, battuto all’asta da Sotheby’s.

Nelle scorse settimane Tim Berners-Lee, considerato il fondatore del moderno Internet, aveva deciso di mettere in vendita tramite la famosa casa d’aste un Nft del codice sorgente del web risalente al 1989. Un vero cimelio per gli appassionati di tech che si sono contesi questo “pezzo di storia” del World Wide Web arrivando a una cifra record. Il compratore che si è aggiudicato l’asta ha ottenuto quattro articoli differenti come un unico token. All’interno i file originali, forniti di data e ora, del codice sorgente, una visualizzazione animata di Berners-Lee mentre scrive il codice, una lettera in cui descrive il processo creativo e un poster digitale, firmato da Tim, con il codice composto da 10mila righe.

Mentre il certificato digitale si trova nelle mani di un fortunato (e probabilmente facoltoso) acquirente, Berners-Lee ha chiesto e ottenuto che dopo la vendita Sotheby’s pubblicasse sul suo sito sia le stringhe del codice che l’animazione. Un modo per accontentare i più curiosi, ma soprattutto per ribadire la necessità di un web libero, un concetto che Tim ha sempre protetto e portato avanti sin dal 1993 quando rese pubblica la sua creazione, rivoluzionando il mondo.

Il ricavato dell’asta andrà in beneficenza e l’informatico è apparso molto soddisfatto. “Perché un NFT? Beh, è una cosa naturale da fare quando sei un informatico, quando scrivi codice e lo hai fatto per molti anni – ha spiegato sul sito di Sotheby’s -. Mi sembra giusto firmare digitalmente il mio autografo su un artefatto completamente digitale”.

Non è la prima volta che “cimeli” riguardanti il web finiscono all’asta e vengono acquistati da estimatori disposti a sborsare cifre astronomiche. Sino ad oggi il valore più alto è quello pagato per 5 mila immagini digitali di Beeple, grafico e artista digitale, pari a 70 milioni di dollari. Sono stati battuti all’asta anche i meme di Disaster Girl per 495 mila dollari e il primo tweet di Jack Dorsey, creatore di Twitter, per 2,9 milioni di dollari.

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