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Netflix: le prossime 3 mosse del gigante dello streaming

Il colosso dello streaming ha rallentato, ma non si è fermato: dopo la perdita di utenti si sta organizzando per seguire tre direttrici fondamentali

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Il 19 aprile Netflix comunica i dati del primo trimestre 2022, il 20 aprile crolla in borsa perdendo quasi il 40% del valore. Il motivo è ormai noto: per la prima volta, dopo 10 anni di crescita ininterrotta, gli abbonati di Netflix stanno scendendo: sono duecentomila in meno, mentre Netflix prevedeva una crescita nel 2022 di almeno 2,5 milioni di utenti.

La guerra in Ucraina ha pesato per almeno 700 mila utenti (quelli russi che, ora, non possono più accedere al servizio), ma anche l’aumento dei prezzi degli abbonamenti ha fatto la sua parte. Più di una causa, quindi, più di una soluzione, dunque. La strategia di Netflix, di conseguenza, sarà articolata in tre grandi direttive che, tutte insieme, secondo i dirigenti dovrebbero bastare a raddrizzare la situazione riportando Netflix alla crescita e, soprattutto, dando una mano ai bilanci. Ecco di cosa si tratta e cosa cambierà per gli utenti, anche per quelli italiani (che, per ammissione di Netflix, sono oltre 4 milioni).

1 – Netflix: stop account condivisi

La prima mossa del gigante dello streaming per mettere a posto i conti e limitare l’emorragia di utenti è la lotta alla condivisione degli account. Netflix parla addirittura di un 30% di utenti non paganti, che vedono i contenuti con la password di qualcun altro.

Oggi Netflix ha 222 milioni di utenti nel mondo e, se la stima su quelli non paganti dovesse rivelarsi vera, farne “rientrare” anche solo la metà porterebbe alla piattaforma un balzo di circa 30-40 milioni di utenti.

Aspettiamoci, quindi, una politica molto più aggressiva e restrittiva nei confronti dei “clienti non paganti” che usano Netflix con la password di amici, parenti o vicini di casa.

2 – Netflix taglia i costi

La seconda mossa che Netflix sta per mettere in campo è una decisa riduzione dei costi. Netflix è un colosso e produce anche moltissimi “Originals“, che sono il motivo che spinge gli utenti ad abbonarsi. Non c’è quindi da aspettarsi un prato falciato, ma una potatura selettiva sì.

Al momento sono state cancellate già diverse serie TV, non tutte disponibili anche in Italia:

  • Atypical
  • #BlackAF
  • Bonding
  • Cursed
  • Country Comfort!
  • Dad Stop Embarrassing Me!
  • Dead to Me
  • Dear White People
  • Derry Girls
  • Emily’s Wonder Lab
  • F is for Family
  • Feel Good
  • Gli irregolari di Baker Street
  • Grace and Frankie
  • Grand Army
  • Hit & Run
  • Hoops
  • Iglesias
  • Jupiter’s Legacy
  • Kim’s Convenience
  • La Révolution
  • Lost in Space
  • Manifest
  • Monarca
  • On My Block
  • Ozark
  • Peaky Blinders
  • Pretty Smart
  • The Crew
  • The Crown
  • The Duchess
  • The Kominsky Method

In più, Netflix sta tagliando anche altri costi minori. Ad esempio sembra che abbia già ridotto lo stuff della rivista online Tudum, lanciata solo nel dicembre scorso. La piattaforma, però, ha dichiarato a Protocol che non ha intenzione di chiudere la testata del tutto.

3 – I videogiochi su Netflix

La terza mossa di Netflix per uscire dalla crisi è provare ad attirare nuovi utenti con i videogiochi. Al momento i videogiochi disponibili sono 17, ma secondo The Washington Post a breve diventeranno quasi 50.

Non si tratta, né si tratterà in futuro, di un servizio di gaming in streaming (come GeForce Now o Google Stadia, per capirci), ma di veri e propri videogame per smartphone che dovranno essere scaricati e installati uno ad uno dall’utente. All’interno dell’app di Netflix ci sarà un collegamento ai giochi disponibili, che punta però all’App Store di Apple iOS o al Play Store di Google Android.

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