Quali impostazioni del router Wi-Fi cambiare alla prima accensione
Una corretta configurazione del router di casa permetterà di navigare senza grattacapi di sorta. Ecco le impostazioni da cambiare sin dalla prima accensione
Potrà sembrare strano, ma il nome del router (in gergo tecnico SSID, acronimo di service set identifier) può fornire informazioni di “prima mano” a potenziali hacker alla ricerca di dispositivi che possono essere compromessi con facilità. Il nome del router, infatti, fornisce informazioni utilizzabili immediatamente, come produttore e modello o gestore telefonico con il quale si è sottoscritto l’abbonamento. Da questi dati, apparentemente innocui, i pirati informatici potrebbero risalire a possibili falle e bug nel sistema di gestione del router e sfruttarle per infiltrarsi nella nostra LAN. Cambiando nome, dunque, si riuscirà a eludere i tentativi più “basilari” di attacco informatico da parte di pirati informatici alle prime armi. Per farlo, accedere alla sezione Wireless del router e cercare la scheda Generali (o nomi similari): individuato il campo del SSID inserire un nome che possa essere ricordato facilmente e salvare le modifiche apportate.
Per rendere ancor più complessi i tentativi di attacco, sarà utile cambiare anche la password di amministratore del router. Per accedere al pannello di controllo del dispositivo di rete, infatti, è necessario inserire nome utente e password, solitamente impostate di default su “Admin” “Admin” o “Admin” e “password”. Nel caso si scelga di non cambiare password, un hacker entrato nella LAN avrà vita piuttosto semplice a intrufolarsi anche nelle impostazioni del router e cambiarle a proprio piacimento: il rischio che si corre è di restare “chiusi fuori” dal proprio router e non avere altra scelta che comprarne uno nuovo. Cambiare password al router, insomma, può fare realmente la differenza per la nostra privacy e la difesa dei dati personali. In questo caso, sarà necessario cercare tra le impostazioni avanzate del dispositivo di rete e cercare le voci relative alla manutenzione o amministrazione: qui si dovrebbe avere la possibilità di modificare password di accesso al router con una a proprio piacimento.
Quando si naviga in Rete si scambiano, nel giro di poche ore, centinaia e centinaia di megabyte con i server e gli utenti più disparati. In questa enorme mole di dati, sono presenti informazioni che riguardano direttamente la nostra vita e la nostra attività professionale: email di lavoro, messaggi su Facebook e WhatsApp, foto su Instagram e video su YouTube. Per non parlare delle credenziali di accesso a questi stessi servizi che, se finissero nelle mani errate, potrebbero procurarci non pochi grattacapi. Per evitare che ciò possa accadere, dunque, è necessario che la connessione Wi-Fi del router sia protetta da un protocollo crittografico che “mascheri” le informazioni mentre sono in viaggio. Grazie alla crittografia, infatti, si respingeranno al mittente eventuali attacchi man in the middle, avendo così la certezza che i propri dati viaggiano in maniera protetta. Navigando nel pannello di controllo del router cercare la sezione Wireless (o qualcosa di simile) e all’interno cercare l’area relativa alla sicurezza. Qui, tra le varie opzioni disponibili, utilizzare il protocollo WPA2: insieme a una password di accesso alla rete (da non confondere con quella di amministratore appena cambiata) formerà una coppia di “guardie” pronte a respingere qualunque tentativo di incursione nella rete.
Nel caso si sia acquistato un router piuttosto recente, è molto probabile che sia compatibile con lo standard IEEE 802.11ac e, dunque, sia in grado di operare su due bande di frequenza (dual band). Una caratteristica molto importante, soprattutto se si abita in una zona molto affollata e in casa sono presenti dispositivi come forno a microonde e telefono cordless. Se così dovesse essere, infatti, è probabile che delle interferenze possano influire sul corretto funzionamento del dispositivo di rete e sulla velocità del Wi-Fi. Grazie al dual band, invece, il router potrà contare anche su una seconda banda di trasmissione, meno “affollata” e capace di garantire velocità di picco più elevate. In questo modo, il device potrà scegliere da sé su quale banda operare a seconda delle interferenze presenti in casa e a seconda dei dispositivi wireless che stanno tentando di connettersi alla rete. Per verificare che tutto sia in ordine, accedere alla sezione Wireless del router (o un nome che faccia riferimento alle funzionalità Wi-Fi) e controllare che la modalità dual band sia effettivamente attivata e quali le impostazioni di navigazione delle due bande di frequenza. Così si avrà una gestione più accorta e “intelligente” della connettività senza fili, capace di garantire migliori prestazioni in qualunque situazione.
Chi utilizza la connessione Internet di casa per giocare con PlayStation oppure Xbox sa benissimo come sia complicato trovare la giusta configurazione affinché la propria esperienza videoludica in Rete non conosca intoppi di sorta. Per facilitare il gaming online è consigliabile aprire le porte del router utilizzate solitamente dalle console: in questo modo i pacchetti in ingresso e in uscita non saranno filtrati dagli strumenti di sicurezza del dispositivo di rete e si avrà la certezza di poter sfidare i propri amici ogni volta che si vorrà. Per aprire le porte (natting o forwarding delle porte, in gergo tecnico) è necessario accedere alla sezione Forwarding del router (o qualcosa di similare) e cercare le sottosezioni legate al NAT o al Virtual server. Per procedere con l’operazione sarà poi necessario conoscere quali sono le porte da aprire e quale l’indirizzo IP della console: informazioni facilmente reperibili online tramite una semplice ricerca su Google.
Internet non è un posto per bambini e ragazzini. Tra cyberbullismo, tentativi di truffa, approcci sessuali più o meno espliciti, la Rete può nascondere diverse insidie per i più piccoli. Per questo motivo, nel caso in cui le impostazioni del router lo consentono, si consiglia di attivare il controllo parentale (o parental control) così da poter porre dei limiti alla navigazione dei propri figli. Grazie a questa opzione, infatti, sarà possibile scegliere degli orari nei quali alcuni dispositivi non potranno navigare (di sera e nelle ore notturne, ad esempio) e stilare una black list di siti e portali web non raggiungibili in alcuna occasione. Così si potrà stare tranquilli anche quando i più piccoli non sono vicini a noi e si potrà farli navigare da soli in tutta sicurezza.
A meno che non si sia un utente avanzato, con necessità di gestire e modificare le impostazioni del router anche a decine di chilometri di distanza da casa, è più che consigliabile disattivare le opzioni di controllo remoto. Questa funzionalità, infatti, può essere sfruttata da hacker e malintenzionati per accedere alla propria rete e gestire il router come se fosse “cosa loro”. Si tratta, dunque, di una scelta dettata dalla necessità di proteggere i dati personali e aumentare il livello di sicurezza informatica della propria rete domestica. Nella sezione Avanzate del pannello di controllo cercate la sottosezione Controllo remoto (Remote management o Remote contoll nel caso la lingua del dispositivo sia settata su inglese) e accertatevi che la funzionalità sia disattivata; in caso contrario procedete con la disattivazione e salvate le modifiche apportate.
Si tratta dell’operazione più delicata ed è sconsigliata, a differenza di quanto visto in precedenza, agli utenti alle prime armi. Nel caso in cui le cose non dovessero andare per il verso giusto, infatti, si rischia di rendere inutilizzabile il router e, nel caso lo si sia appena acquistato, sarebbe un vero peccato. Il firmware, infatti, p il “sistema operativo” capace di gestire componenti interne e funzionalità del router: aggiornandolo si riusciranno a “sbloccare” nuove funzionalità e correggere alcune falle di sicurezza che esponevano la propria rete domestica a possibili tentativi di attacco da parte di hacker. In questo modo, insomma, non solo sarà possibile avere accesso a nuove funzionalità e nuovi strumenti di gestione della LAN domestica, ma si potrà navigare con maggior tranquillità e sicurezza.