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Huawei presenta Mate30 Pro: quattro fotocamere e Android 10

Il phablet cinese compete direttamente con il Note 10 e Note 10+ e con i tre iPhone appena presentati. Resta l'incognita del supporto ad Android

Mate 30 Pro Fonte foto: Huawei Press

Dopo Note 10 Plus e iPhone 11 Pro c’è anche la “conferma cinese”, sempre che ce ne fosse bisgono. Gli smartphone di fascia alta sono sempre più simili a delle fotocamere a cui si aggiungono funzionalità di chiamata e navigazione online, in modo da poter poster sui vari social le creazioni artistiche che abbiamo realizzato con la fotocamera.

E la conferma arriva, come abbiamo accennato, dalla presentazione degli Huawei Mate30 e Huawei Mate30 Pro (cui si è aggiunto anche il Mate30 RS Porsche Design, realizzato in collaborazione con il centro design del produttore di auto di lusso tedesco). Un dispositivo che fa della qualità fotografica (e video) il suo punto di forza. Lo dimostrano le quattro fotocamere presenti nella parte posteriore; la “gran quantità” di intelligenza artificiale che viene impiegata per ottenere foto di altissima qualità in qualunque condizione di luce; e l’ampio spazio che è stato dedicato nel corso della presentazione alle sue capacità fotografiche.

Il Mate30 e il Mate30 Pro, però, offrono molto più che dei “semplici” sistemi fotografici capaci di ottenere scatti paragonabili a quelle di macchine fotografiche reflex. Basta leggere le schede tecniche del Mate30 Pro e del Mate30 per accorgersi di avere tra le mani dei dispositivi che hanno ben poco da inviadiare (anche a livello estetico) ai phablet top di gamma della concorrenza. Sulla sorte di questi smartphone, però, pende una pesante spada di Damocle: sia il Mate30 Pro (che arriverà in Italia a partire da 1.099 euro) sia il Mate30 (per il quale, al momento, non è previsto il lancio nel nostro Paese) montano Android 10, ma non è dato sapere fino a quando sarà garantito il supporto e gli aggiornamenti delle app di sistema, così come la possibilità di utilizzare tutti i servizi di Big G.

Mate30 Pro caratteristiche tecniche

Grande circa 16×7 centimetri (15,8×7,3 centimetri, a voler essere precisi), Il Huawei Mate30 Pro monta un display OLED da 6,53 pollici FullHD+ curvo (risoluzione 2400×1176 pixel), con entrambi i lati lunghi “coperti” da un display a cascata. L’utente può così interagire con lo smartphone grazie ai comandi “Side touch”, che si attivano sui lati con un semplice tocco.

Il lettore di impronte è posizionato sotto lo schermo e, grazie al sistema audio a conduzione ossea, non c’è bisogno di altoparlante per le chiamate (le onde audio viaggiano “attraverso” lo schermo e il telaio del telefono). Ciò vuol dire che non c’è né il lettore di impronte “fisico” né la capsula contenente lo speaker audio, consentendo ai designer cinesi di risparmiare spazio da dedicare ad altre componenti.

Nella parte superiore del display, ad esempio, è posizionato un notch dalle dimensioni piuttosto generose, all’interno del quale sono presenti ben cinque sensori (la fotocamera anteriore da 32 megapixel più altri quattro). Qui troviamo, ad esempio, il sistema di sblocco facciale 3D, sensore di luminosità e prossimità e sensore per le “gesture”. Grazie a quest’ultimo, ad esempio, l’utente potrà controllare diverse funzionalità dello smartphone “a distanza”, con delle semplici gesture manuali.

Sotto lo schermo trova spazio il Kirin 990 (opzionale anche con 5G), SoC realizzato con processo produttivo a 7 nanometri, con architettura ad alta efficienza energetica e doppia unità di calcolo neurale (NPU) per ridurre al minimo i consumi energetici. Ad accompagnarlo troviamo 8 gigabyte di RAM e 256 gigabyte di spazio d’archiviazione.

La parte più interessante, come detto in apertura, è però rappresentata dal comparto fotografico. Nella parte posteriore troviamo quattro sensori: tre fotografici e un sensore time of flight per misurare la profondità di campo e realizzare foto (e video) con effetto bokeh. I due sensori fotografici principali sono entrambi da 40 megapixel e vanno a formare il SuperSensing Cine Camera, un sistema binario capace di catturare immagini degne di una reflex, girare video in time laps a 7680 frame al secondo (ogni secondo di video è composto da 7180 immagini differenti) e con un valore ISO fino a 512.000. La terza fotocamera è un telezoom 3X da 8 megapixel.

Da non sottovalutare, poi, i vari algoritmi di intelligenza artificiale che le due unità NPU sono in grado di macinare praticamente in tempo reale. In questo modo, lo Huawei Mate30 Pro è in grado di realizzare foto perfette in qualunque condizione di luce. La modalità notte realizzata dagli sviluppatori cinesi, in particolare, è tra le migliori oggi disponibili sul mercato, con risultati paragonabili a foto scattate in pieno giorno.

Huawei Mate30 Pro, caratteristiche software

Il phablet top di gamma cinese monterà, come detto, Android 10 personalizzato con l’interfaccia EMUI 10.0. Tra le tante funzionalità software offerte dal Mate30 Pro spiccano il sistema HiCar smart travel e il sistema Multi-screen Collaboration.

Il primo è una sorta di alternativa ad Android Auto, con diverse funzionalità avanzate in più. Dopo aver effettuato la sincronizzazione tra auto e smartphone, infatti, sarà possibile utilizzare il dispositivo mobile come “centro di comando” del veicolo. Si potrà accendere il condizionatore a distanza, aprire i finestrini oppure utilizzarlo a mo’ di chiave. All’interno dell’abitacolo, invece, si comporta come Android Auto, sincronizzandosi con il sistema di infotainment del mezzo e dando la possibilità di interagire con le funzioni dello smartphone.

La seconda funzione, invece, consente di sincronizzare il telefono con un computer compatibile, così da poter controllare notifiche, inviare messaggi ed effettuare chiamate direttamente da PC. Non solo: in questo modo sarà possibile scambiare file tra i due dispositivi in maniera semplice e veloce.

Mate30 Pro, prezzo e disponibilità

Il Mate30 Pro sarà disponibile in Italia nelle prossime settimane con un prezzo di listino di 1.099 euro nella versione 8 gigabyte di RAM e 256 gigabyte di storage. La versione 5G costerà 100 euro in più