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WhatsApp e Messenger: attenzione al messaggio blocca-telefono

Le applicazioni di messaggistica, WhatsApp in testa, sono di nuovo nell’occhio del ciclone. Un messaggio può bloccare i telefoni Android

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come silenziare per sempre un gruppo WhatsApp Fonte foto: Shutterstock

Qualche mese fa è stato il turno degli utenti iPhone, oggi di chi possiede uno smartphone Android. Al centro, sempre WhatsApp e altre applicazioni di messaggistica istantanea, utilizzate per tirare schermi poco simpatici ai danni di altri utenti della piattaforma comunicativa.

Oggi come allora, infatti, il pericolo di vedersi bloccare il telefono e di esser costretti a operazioni drastiche – come il ripristino del telefono alle impostazioni di fabbrica, ad esempio – è molto concreto. Da alcuni giorni, infatti, tra gli utenti italiani di WhatsApp circola un messaggio apparentemente innocuo, ma dagli effetti potenzialmente devastanti. È composto da sole 3 righe di testo (un centinaio di caratteri visibili, non di più) e un grosso pallino nero; il testo del messaggio recita “Se tocchi il punto nero, WhatsApp si bloccherà”, mentre poco sotto è presente il tristemente celebre punto nero seguito dalla stringa “t-touch-here”.

Cosa succede se si tocca il pulsante nero

Anche se, apparentemente, il messaggio si compone di un centinaio di caratteri, la realtà è ben altra. La stringa di chiusura, infatti, si compone di ben 1.996 caratteri, gran parte dei quali nascosti. Premendo sul messaggio (e non necessariamente sul punto nero), si forzerà l’applicazione a decodificare tutti i caratteri nascosti, andando così a incidere pesantemente sulle risorse del dispositivo. Nel caso di smartphone nuovo – o comunque sufficientemente potente – la decodifica richiederà alcune decine di secondi, nel corso dei quali lo smartphone sarà bloccato e inutilizzabile; se il dispositivo è più vecchio, potrebbe diventare instabile e costringere l’utente a un riavvio, se non operazioni più drastiche. Il comportamento anomalo del dispositivo sembra avvenire anche nel caso in cui il messaggio venga spedito via Messenger (piattaforma di messaggistica appartenente sempre alla “galassia” di servizi Facebook), mentre Telegram è immune dal problema.

Come difendersi dal tentativo di attacco a WhatsApp e Messenger

Come ogni altro “scherzo” del genere, il trucco per evitare di bloccare il telefono ed essere costretti a riavviarlo o peggio, è non aprire la chat incriminata. Sfruttando l’anteprima dei messaggi, disponibili sia all’interno di WhatsApp, sia nelle notifiche del telefono, potremmo accertarci della natura e del contenuto dei messaggi ricevuti ed evitare così ogni problema di sorta.