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Chrome: la nuova versione risolve due problemi

Migliore gestione della RAM e aumento dell’autonomia le novità apportate da Google con il recente aggiornamento

google chrome estensione Fonte foto: Jeramey Lende / Shutterstock.com

Google ha recentemente aggiornato il suo browser Chrome, portandolo alla versione 108. Con questa versione Google introduce nell’app una serie significativa di migliorie e risolve alcuni problemi storici del browser. Due di questi, che da sempre affliggono il browser di Big G, sono l’eccessivo utilizzo di RAM quando si aprono diverse schede, e, specificatamente per i dispositivi mobile, un consumo di energia troppo alto.

Le due nuove funzioni sono già disponibili con l’ultimo aggiornamento. Se ancora non l’avete eseguito e disponete di un PC Windows, Mac, un Chromebook, o un dispositivo mobile basta cliccare sui tre puntini verticali in alto a destra e poi su “Impostazioni” e a seguire su “Informazioni su Chrome” che si trova nel menu a sinistra.

Chrome risolti i problemi di RAM

La nuova funzionalità di Google Chrome destinata a migliorare l’utilizzo della RAM si chiama Memory Saver. In pratica questa funzione, come spiega Google, non fa altro che spostare dalla RAM allo spazio di archiviazione le schede inattive. Una volta che vengono riaperte e utilizzate, queste schede vengono velocemente ricaricate per essere di nuovi disponibili.

Secondo Google questa funzione può far risparmiare fino a 10 GB di memoria, una quantità enorme di RAM, che spiega quante ne venisse sprecata prima della nuova funzione.

E’ interessante notare, tra l’altro, che questa funzione “nuova” in realtà usa un principio vecchio di decenni: spostare dei dati dalla RAM alla memoria di archiviazione, infatti, lo fanno tutti i sistemi Windows dagli anni ’90 in poi.

Chrome: meno RAM, più autonomia

Il secondo problema risolto da Google con la nuova versione di Chrome riguarda il risparmio energetico che ora è in grado di offrire. Per fare questo il browser va a limitare tutto quanto è aperto in background. Ma non è tutto: la stessa funzione, chiamata Energy Saver, riduce gli effetti visivi in quei siti dove video e animazioni la fanno da padrone e richiedono un buono sforzo da parete di CPU e scheda video per mostrarli.

Riducendo il lavoro di CPU e GPU è chiaro che viene anche preservata la batteria che porta l’energia a questi componenti hardware. Secondo Google il risparmio di energia dovrebbe arrivare fino al 40% e la funzione si attiva quando la batteria del laptop, smartphone o tablet scende al di sotto del 20% di autonomia.