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Google Maps mostra i dati sul Covid nelle mappe

Informazioni su Covid-19 è la nuova funzione che permette di individuare subito focolai e luoghi a rischio. Ecco i dettagli

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Più di un miliardo di persone utilizza Google Maps abitualmente per accedere a informazioni di diverso tipo legate al territorio: dal percorso migliore per raggiungere una destinazione, al reperimento di negozi, ristoranti e altre attività commerciali di una città e per questo Maps ha introdotto diverse funzionalità per dare informazioni sul Covid-19 ai suoi utenti.

Il sistema ha avuto successo anche durante l’emergenza Covid-19: per esempio le persone lo hanno utilizzato per arrivare in modo veloce e sicuro in un determinato luogo. Google Maps infatti indica l’orario in cui un locale o un supermercato è meno affollato ed è quindi più facile mantenere il distanziamento. Ora la compagnia di Mountain Views ha deciso di sviluppare una funzione apposita per ridurre i rischi legati al Coronavirus, è infatti pensata per informare gli utenti sulla diffusione del virus. Presto il navigatore segnalerà le zone in cui c’è un focolaio o comunque un’alta densità di contagio. Per il momento la funzione è in fase di rollout sia su Android che su iOS negli Stati Uniti, con il tempo arriverà, gradualmente, su tutti i dispositivi del mondo, Italia inclusa.

Avvisi Covid-19 su Google Maps: come funzionano?

Gli avvisi sul Covid-19 permetteranno alle persone di spostarsi in modo più responsabile, scegliendo meglio dove andare e a che ora. Per avere tali informazioni basta avviare l’app e cercare il nuovo layer chiamato “Informazioni sul Covid-19”. Per accedere ai layer occorre toccare l’icona in alto a destra sulla schermata principale dell’app, quella che mostra i tipi di mappa: oltre alla predefinita troviamo il satellite, il rilievo, il traffico e così via.

Toccando per la prima volta il layer legato alle informazioni sul Covid-19, Google invia subito una delucidazione circa le informazioni che mostrerà all’utente. Si apre infatti una finestra pop-up in cui spiega come lavora la funzione: i numeri indicano i nuovi casi per 100.000 persone degli ultimi 7 giorni.

Le fonti dei dati usati da Google per stilare le indicazioni da offrire ai suoi utenti sono la Johns Hopkins University, Wikipedia, The New York Times ma anche piattaforme istituzionali locali, ospedali e altre fonti attendibili. I dati disponibili riguardano 220 Paesi in tutto il mondo. L’obiettivo è costruire un risultato rappresentativo e affidabile.

Cosa indica il colore delle mappe?

Cliccando sul tasto OK si accede quindi alla mappa sul Covid. Muovendosi nelle diverse aree, il sistema indica la quantità media dei casi e, tra parentesi, se sono in aumento o diminuzione. Le zone sono poi marcate con diversi colori in base al rischio:

  • Grigio: meno di un caso negli ultimi 7 giorni
  • Giallo: da 1 a 10 casi
  • Arancione: da 10 a 20 casi
  • Arancione scuro: da 20 a 30 casi
  • Rosso: da 30 a 40 casi
  • Rosso scuro: più di 40 casi

Nel suo blog ufficiale Google spiega che la funzione nasce per offrire una panoramica sulla diffusione dei contagi e aiutare le persone a muoversi rimanendo al sicuro, lontane da zone ad alto rischio.

In questo modo gli utenti potranno pianificare meglio viaggi, spostamenti perché valuteranno anche questo tipo di informazioni in modo simile a quanto già visto per le indicazioni sulla presenza di incendi lungo il percorso.

Infine, è possibile usare Google Maps anche per cercare strutture sanitarie nelle vicinanze che effettuano prelievi per il Covid-19, ma questa funzione però è attiva solo in alcuni Paesi del mondo.

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