Libero
ANDROID

Redmi sfida Realme: super ricarica a 300W

La potenza, e quindi la velocità, della ricarica della batteria sembra il nuovo camp di battaglia dei produttori Android, ma ha veramente senso una ricarica a 300W?

Pubblicato:

redmi ricarica 300w Fonte foto: Redmi / Weibo

Da alcuni anni i produttori cinesi di smartphone Android sembrano volersi sfidare principalmente su una caratteristica tecnica: la velocità di ricarica dei loro telefoni, che è direttamente proporzionale alla potenza massima accettata dal dispositivo durante la ricarica. Fino a ieri il record era detenuto da Realme, che con il suo GT Neo 5 (che diventa GT3 sui mercati internazionali) ha raggiunto la ragguardevole potenza di 240W.

Se 240W a molti sono sembrati già tantissimo, ora arriva un nuovo record: Redmi risponde a Realme mostrando un video in cui un Redmi Note 12 si ricarica a 300W. Non è ancora una tecnologia pronta per il mercato (mentre quella di Realme sì), ma lo sarà a breve perché, già in passato, il gruppo Xiaomi ha superato i competitor su questo preciso aspetto tecnico.

Ricarica a 300W: come funziona

L’annuncio di questo nuovo traguardo tecnologico è stato dato da Xiaomi tramite un video pubblicato su Weibo, il social più usato in Cina. Il video mostra un Redmi Note 12 Pro+, collegato ad un caricabatterie, in ricarica.

Il caricabatterie, a sua volta, è connesso ad un misuratore di consumo elettrico con display, che mostra costantemente quanta potenza elettrica sta viaggiando dalla presa al telefono. Telefono che, normalmente, avrebbe una batteria da 5.000 mAh che si ricarica a 120W ma che, in questo video, ha una batteria da 4.100 mAh e si ricarica a 300W. Infine, il video mostra un normale orologio che tiene il tempo che passa da quando il telefono va dallo 0% di carica al 100%.

Il tempo è pochissimo, la potenza è altissima: in appena 2 minuti la batteria del Redmi Note 12 Pro+ raggiunge il 50%, in soli 5 minuti arriva al 100%. Ma la cosa più interessante di tutte è la curva della potenza di ricarica che, come sempre, non è lineare.

Entro i primi trenta secondi il telefono raggiunge già la ragguardevole potenza assorbita di oltre 250 Watt, in un minuto arriva a circa 290W e mantiene i 280-290W fino a quando la batteria non è carica al 65% circa. Poi la potenza assorbita inizia a scendere progressivamente, ma fino al 90% di carica la batteria ancora “tira” 150 Watt di potenza.

I 300W dichiarati da Xiaomi non vengono mai realmente raggiunti, ma per diversi minuti il Redmi Note 12 Pro+ mantiene comunque potenze di ricarica veramente elevate e i tempi dello 0-50% e dello 0-100% lo dimostrano.

Ricarica a 300W: quando arriva

Oltre a pubblicare il video Xiaomi non ha fatto altro, ma nella didascalia del video si legge chiaramente che si tratta di un test. Stupisce, piuttosto, il fatto che tale test sia stato fatto da Xiaomi su un telefono che è tutto tranne un top di gamma.

Redmi Note 12 Pro+, infatti, è dotato di un modesto chip MediaTek Dimensity 1080, di un buono ma non eccezionale display da 900 nit di luminosità massima e l’unica vera chicca è il sensore fotografico principale da 200 MP.

La gamma Redmi Note, però, è una delle preferite dal pubblico giovane e la ricarica da 300W è una caratteristica che sarà apprezzata soprattutto dai giovani. Da tutti gli altri, invece, lo sarà forse un po’ meno.

Ricarica da 300W: serve veramente?

La questione è molto semplice: per quanto Xiaomi/Redmi, Realme, e tutte le altre case che producono smartphone con ricarica molto veloce, possano affinare la tecnologia resta il fatto che più è alta la potenza di ricarica e maggiori sono i danni procurati alla batteria che si sta ricaricando.

Ce ne siamo accorti con il boom delle auto elettriche: la ricarica rapida è comoda, essenziale in certi casi, ma rovina le batterie. E questo vale ancor di più su un piccolo smartphone, che non può dissipare il calore come una grossa auto in metallo con pacco batterie raffreddato in modo attivo, magari anche a liquido.

Ma, oltretutto, a chi serve veramente ricaricare una intera batteria in 5 minuti? A pochissime persone, molto probabilmente, ma dal punto di vista del marketing la potenza di ricarica è una delle poche caratteristiche sulle quali i produttori possono ancora distinguersi dalla massa.

Se dobbiamo guardare all’interesse di chi compra un telefono, però, il consiglio che siamo obbligati a dare è un altro: 100-120 Watt di potenza di ricarica sono già un valore ottimo, che basta e avanza per la stragrande maggioranza degli utenti. E, in ogni caso, è sempre meglio ricaricare lentamente per preservare più a lungo la salute della batteria dello smartphone.