Windows 10 "ruba" 7 gigabyte dal tuo hard disk
Con il prossimo aggiornamento, previsto per la primavera 2019, Windows 10 occuperà ancora più spazio sul disco rigido. Ecco perché

Il prossimo update di Windows 10, previsto per la primavera, occuperà molto più spazio sull’hard disk rispetto ai precedenti: Microsoft ha infatti annunciato che con l’aggiornamento alla build 1903 inizierà a riservare almeno 7 GB di spazio per il sistema operativo, “rubandolo” all’utente. Per questo la stessa Microsoft invita gli utenti di Windows 10 a prepararsi all’update liberando spazio sul disco rigido eliminando file inutili.
Ma perché Windows 10 ci ruberà 7 GB? Microsoft dichiara che quei 7 GB (che potrebbero essere anche di più, se necessario, e potranno variare nel tempo) saranno utilizzati come spazio riservato per il sistema operativo: ulteriori aggiornamenti, app, file temporanei e cache di sistema utilizzeranno questa fetta di hard disk per funzionare al meglio. Tuttavia, se per gli utenti con un PC o laptop dotato di un grande disco rigido tradizionale con tagli anche sopra 1 TB tutto ciò non dovrebbe essere un problema, per chi ha montato un disco allo stato solido SSD potrebbe esserlo: questi dischi, a parità di prezzo, sono molto più veloci ma anche molto più piccoli. Non è raro che chi opta per questa tecnologia scelga dischi SSD da 64, 96, 128 o 256 GB. E rubare 7 GB a un disco da 64 o 96 GB non è affatto poco.
Perché Windows 10 ruba spazio sull’hard disk
Alla base di questa scelta di Microsoft ci sono i grandi problemi riscontrati recentemente con l’October 2018 Update per Windows 10 (build 1809). Con quell’aggiornamento (che fu seguito da diversi altri update di correzione piccoli e grandi) alcuni utenti si trovarono con file cancellati dall’hard disk o sperimentarono inspiegabili rallentamenti del sistema che rendevano il PC quasi inutilizzabile. Anche per evitare che tutto ciò si ripeta Microsoft ha scelto una scorciatoia: prendersi 7 GB di spazio riservato per essere sicura che il prossimo grosso update non crei gli stessi problemi. Tra l’altro, nel caso in cui vengano scaricati automaticamente degli aggiornamenti che superano i 7 GB, lo spazio riservato potrà essere aumentato.
La quota di spazio riservato sarà gestita autonomamente e senza che l’utente possa modificarla da Storage Sense, il servizio interno a Windows 10 che gestisce l’ottimizzazione dello spazio su disco. Storage Sense tenterà di mantenere la dimensione dello spazio riservato rimuovendo i file temporanei non necessari. Tutto ciò sarà trasparente per l’utente che, se avrà molto spazio a disposizione sul disco rigido, neanche se ne accorgerà. Chi però di spazio ne ha poco potrebbe essere costretto a spostare parte dei suoi dati su chiavette USB, hard disk esterni o persino essere costretto a fare le “pulizie di primavera” per fare spazio al nuovo update di Windows 10.