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Caso Huawei - Android: Google si schiera con i cinesi

Google si schiera con Huawei e lancia l’allarme: il ban USA potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza di milioni di utenti

Smartphone Huawei Fonte foto: Ascannio / Shutterstock.com

Huawei potrebbe avere un alleato inaspettato – e insospettato – nel suo tentativo di convincere l’amministrazione statunitense a rimuoverla dalla black list commerciale in cui è stata inserita. Secondo il Financial Times, Google starebbe intercedendo presso alti funzionari della Casa Bianca per far desistere il Presidente Trump e consentire a Huawei di continuare a utilizzare Android e i servizi Play.

Come sarà semplice immaginare, Big G non è mossa da spirito caritatevole. Huawei è il secondo produttore mondiale di smartphone e, prima del ban Android, puntava decisamente alla prima posizione. Google rischia così di perdere un mercato di centinaia di milioni di utenti, con tutte le conseguenze economiche che ne derivano. Inoltre, Huawei starebbe sviluppando un nuovo sistema operativo, da lanciare sia in Asia sia nel resto del mondo già da questa estate. Ed è proprio su questo punto che i lobbisti di Google si stanno concentrando: stando sempre al Financial Times, Google avrebbe avvisato l’Amministrazione Americana che il nuovo sistema operativo di Huawei potrebbe minare la sicurezza di molti utenti americani.

Nuovo OS Huawei vulnerabile agli hacker

Secondo la società di Mountain View, la decisione di Huawei potrebbe minare la sicurezza di molti utenti, che lavorerebbero con un sistema operativo ibrido e sviluppato probabilmente in fretta. Insomma, il terreno ideale per far proliferare attacchi hacker, magari proprio di matrice cinese.

Google avrebbe quindi giocato la carta “sicurezza nazionale”, la stessa utilizzata da Trump per impedire alle aziende statunitensi – non solo Google, ma anche Qualcomm e Facebook, per dirne due – di collaborare commercialmente con il produttore cinese. Con questa mossa vuole mettere in chiaro che, se il ban continuerà, negli Stati Uniti si diffonderanno due tipi di sistemi operativi, entrambi basati su Android, uno originale e uno ibrido. La seconda sarà senza dubbio più vulnerabile e a maggior rischio di minacce informatiche.

Per il momento, molti operatori europei non permetteranno ai clienti di preordinare il nuovo Huawei Matex X 5G fino a quando la situazione non si sarà chiarita. Tra questi c’è anche Vodafone in Italia. Google attualmente sta lavorando col Dipartimento del Commercio americano per delineare le prossime mosse, e stabilire a quali dispositivi accordare la propria licenza. L’obiettivo è proteggere la sicurezza dei milioni di utenti Google sparsi in tutto il mondo che usano smartphone prodotti in Cina.

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