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Huawei sempre più isolata: cos'è successo

Huawei è sempre più isolata: il ban degli USA impedirà all'azienda cinese di fare affari con Intel e Qualcomm. Huawei perde due preziosi fornitori

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huawei-pura-70 Fonte foto: Huawei

Le vendite di smartphone Huawei sono tornate a crescere in Cina, anche grazie alla nuova gamma Huawei Pura 70 (in foto) che, da poco, è disponibile anche in Italia con il top di gamma Ultra che punta al titolo di miglior cameraphone sul mercato. A sostenere la crescita di Huawei gioca un ruolo importante anche il nuovo chip Kirin 9010 che, in Cina, integra un modem 5G, nonostante il ban degli USA abbia cercato di impedire a Huawei di limitare l’accesso alla rete mobile di nuova generazione.

Per bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di (nuova) espansione internazionale di Huawei, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha emesso un nuovo provvedimento. Huawei non potrà fare affari con Intel e Qualcomm. Le due aziende americane, essendo quotate in borsa, hanno dovuto informare gli azionisti (pur senza citare Huawei), in merito alla possibile riduzione del fatturato legato alla perdita di un cliente prezioso (soprattutto per Intel) a causa del provvedimento dell’Autorità americana.

Huawei ora è più isolata

Sia Intel che Qualcomm devono interrompere i rapporti commerciali con Huawei. Le due aziende americane non potranno più vendere chip a Huawei. Si tratta di un colpo duro per l’azienda cinese che, soprattutto nel mercato interno, sta costruendo una gamma ricca e completa per il settore dei PC. Di recente, Huawei ha svelato i nuovi notebook della gamma MateBook con chip Intel Core Ultra, presentandoli come nuovi “AI PC“. Alcuni modelli della nuova linea MateBook sono in arrivo anche in Italia.

Questa scelta potrebbe aver contribuito ad accelerare una contromisura da parte degli USA, che intendono bloccare l’accesso alle tecnologie di intelligenza artificiale alla Cina. Qualcomm, negli ultimi anni, è stata un fornitore occasionale di Huawei, fornendo principalmente chip Snapdragon per smartphone e tablet di fascia bassa, sempre senza il modem 5G.

Senza il blocco da parte degli USA, però, le cose sarebbero potute cambiare nel corso dei prossimi mesi. Qualcomm non potrà vendere i nuovi Snapdragon X Elite e X Plus, i chip in arrivo nelle prossime settimane per i notebook Windows di nuova generazione che, almeno sulla carta, potrebbero rivoluzionare il settore, per prestazioni ed efficienza oltre che per quanto riguarda l’AI, grazie a una NPU più veloce rispetto al chip M4 di Apple che si ferma a 38 TOPS (trilioni di operazioni per secondo) contro i 45 TOPS dei chip Snapdragon.

Huawei punta all’autosufficienza

Contrastare i provvedimenti degli USA è una missione quasi impossibile per Huawei che, quindi, si prepara a seguire la strada dell’autosufficienza, sia per quanto riguarda il comparto hardware che per il software. Lo sviluppo dei chip Kirin va avanti e l’azienda punta, anno dopo anno, a ridurre il gap tecnologico con i concorrenti. L’azienda ha già confermato l’interesse nello sviluppo dell’architettura open source RISC-V per la realizzazione dei chip del futuro. Per quanto riguarda il comparto software, invece, il futuro è Harmony OS.

Entro la fine dell’anno, infatti, dovrebbe debuttare la versione Next con cui la casa cinese punta a tagliare i legami con Android, pur mantenendo la compatibilità con le app.

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