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Fatturazione elettronica forfettari, come prepararsi all’obbligo dal 2024

Fatturazione elettronica: dal 2024 obbligatoria anche per i forfettari. Ecco come prepararsi, la normativa e i consigli per scegliere il gestionale perfetto

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fatturazione elettronica le novità del 2024 Fonte foto: Shutterstock

Come definito dall’articolo 18 del DL n. 36 del 2022, a partire dal 1° gennaio 2024, la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per tutte le Partite IVA, anche chi lavora con regime forfettario. In questo contesto, anche le imprese più piccole con ricavi minori di 25 mila euro e i professionisti finora esentati dovranno prepararsi al nuovo regime, che per il momento non ha deroghe.

Nonostante la fatturazione elettronica garantisca numerosi vantaggi, non tutti sono obbligati ad usarla. Dal 1° luglio 2022 è toccato alle Partite IVA nel regime dei minimi o forfettari che hanno avuto ricavi maggiori di 25 mila euro nell’anno precedente. E ora dovranno adattarsi anche gli altri professionisti. Le Partite IVA in regime forfettario dovranno, quindi, trovare i migliori software gestionali o usare i servizi gratuiti dell’Agenzia delle Entrate, che permettono di ricevere, inviare e conservare le fatture elettroniche a norma di Legge. Per iniziare occorre capire cosa dice la normativa ora e come cambierà in futuro, ma anche quali sono i migliori strumenti per gestire i nuovi obblighi.

Fatturazione obbligatoria forfettari, a che punto siamo

L’obbligo di fatturazione elettronica inizia ufficialmente il 1° gennaio 2019 ma è limitato solo ad alcune tipologie di Partita IVA. In questa data si stabilisce che alcune fasce di imprenditori e professionisti non devono più usare le classiche fatture cartacee, che non hanno più valore a fini fiscali, ma devono trasmettere i documenti fiscali con standard precisi e tramite specifici canali digitali stabiliti dall’Agenzia delle Entrate.

In particolare, la fattura elettronica deve essere in formato XML e deve essere trasmessa tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate che si occupa di controllare, accettare (o rifiutare) e registrare tutte le fatture elettroniche.

L’articolo 1, comma 3 del D.L. n.127/2015 esonera alcune tipologie di Partita IVA, in particolare chi lavora in regime forfettario o dei minimi, associazioni senza fini di lucro, associazioni sportive dilettantistiche e altre piccole organizzazioni. Tra questi spiccava anche chi nell’anno precedente aveva generato ricavi o compensi minori di 25 mila euro. Ma dal 2024 la fatturazione elettronica diventa obbligatoria per tutti.

Fattura elettronica forfettari, cosa cambia da gennaio 2024

Oltre al D.L. n.1 127/2015, esiste anche la conferma del Fisco data attraverso la FAQ. 150 pubblicata il 22 dicembre, che indica il 1° gennaio 2024 come data ufficiale della fine della deroga e l’inizio della fatturazione elettronica obbligatoria per i forfettari. Questi professionisti finora potevano emettere fattura in formato cartaceo o in alternativa uno scontrino fiscale. Ma dal 2024 dovranno registrare tutte le transazioni commerciali tramite Sistema di Intercambio, a prescindere dai ricavi ottenuti l’anno precedente.

Nel frattempo, l’Unione Europea sta cercando una soluzione per fermare il fenomeno dell’evasione fiscale transfrontaliera. Per tale motivo, sta lavorando all’aggiornamento della Direttiva Iva 2006/11/CE, tra le novità più importanti spicca l’uso di fatture elettroniche in tutta Europa con formato Ubl o Cii, la certificazione di operazioni interne all’UE con l’e-fattura e altri obblighi sull’Iva per le piattaforme che vendono servizi legati al trasporto e soggiorno. Alcune di queste novità dovrebbero arrivare nel 2024 per essere a regime entro il 2028. Una manovra di questo tipo permetterebbe di recuperare circa 11 miliardi di euro all’anno.

L’Italia è uno dei Paesi Europei dove la fatturazione elettronica è a livelli avanzati, ma ogni Paese Membro ha le sue regole e leggi. Diversi stati adotteranno presto la e-fattura. Per esempio, entro il 2025 dovrebbe essere inserita ed entrata a regime in Francia, Danimarca e Spagna. Quindi anche i professionisti con Partita IVA forfettaria o le piccole aziende che lavorano anche con clienti all’estero dovranno rimanere al passo con i tempi e attenersi alle nuove regole.

Insomma, la fatturazione elettronica è un argomento sempre più centrale non solo in Italia, ma in Europa. L’obiettivo è prepararsi e scegliere i migliori strumenti per gestire la novità in modo efficace e senza errori, in modo da evitare la correzione della fattura elettronica e dover allungare i tempi di gestione.

Come scegliere il gestionale per la fatturazione elettronica

Uno dei modi migliori per prepararsi è sicuramente quello di scegliere un ottimo gestionale di fatturazione elettronica. La preferenza del software al posto degli strumenti offerti dall’Agenzia delle Entrate è motivata dal fatto che questo strumento non si limita a permettere l’invio o la ricezione delle fatture, ma diventa un vero e proprio alleato per migliorare l’organizzazione del business e farlo crescere.

I software di fatturazione elettronica inviano i documenti a norma di Legge in formato XML e passando per il Sistema di Interscambio o il Sistema Tessera Sanitaria, in ambito medico e sanitario. Ma oltre a questo offrono anche la possibilità di archiviare le fatture secondo la Legge e hanno anche altre funzioni, come un’anagrafica di tutti i clienti. In questo modo, non sarà necessario inserire ogni volta i dati del cliente ma si potranno prelevare dalla rubrica e ciò ridurrà in modo drastico eventuali errori di digitazione o refusi di ogni tipo.

Un software di fatturazione, quindi, fa risparmiare un enorme quantità di tempo all’imprenditore o professionista, che in questo modo non deve perdere ore preziose nella compilazione delle fatture ma può dedicarsi in modo più cospicuo al suo business.

Un buon software è in grado, anche, di adattarsi alle esigenze di chi lo usa. Per esempio, chi ha la Partita IVA in regime forfettario non utilizza lo stesso software di una grande azienda, ma magari ha bisogno di una soluzione più semplice e soprattutto più economica. Quindi, è fondamentale scegliere il programma in base alle reali necessità.

Libero SiFattura è tra i migliori software gestionali di fatturazione elettronica perché ha tutte le caratteristiche appena elencate. I tre piani di Libero SiFattura sono pensati per le diverse esigenze di ogni tipo di cliente, dal professionista con partita IVA forfettaria o dei minimi, fino alle aziende.

SiFattura Basic è il piano gratis ed è perfetto per chi inizia ad avvicinarsi alla fatturazione elettronica, come per le partite IVA a regime forfettario o dei minimi. Permette di creare e inviare fino a 10 fatture elettroniche all’anno verso aziende e privati usando il Sistema di Interscambio o il Sistema Tessera Sanitaria, con ulteriori invii acquistabili a consumo. Inoltre, consente la ricezione illimitata di fatture elettroniche e la gestione delle anagrafiche, preventivi e altri documenti.

SiFattura Lite consente per soli 29 euro più IVA all’anno di inviare e ricevere in modo illimitato fatture elettroniche a privati e aziende, la personalizzazione dei documenti, report avanzati e assistenza prioritaria. Infine, SiFattura Pro permette per 49 euro più IVA all’anno di ricevere e inviare fatture illimitate anche alla Pubblica Amministrazione, condivisione dell’accesso col proprio commercialista, solleciti di pagamento automatici e creazione automatica della prima nota e altre funzionalità avanzate.

Tutti e 3 i piani consentono inoltre di aggiungere la conservazione a norma di legge per 10 anni delle fatture elettroniche.

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