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Cosa fare se il segnale TV è assente

Come intervenire in prima persona senza ricorrere ad un tecnico specializzato nel caso in cui non è presente nessun segnale TV: ecco come risolvere il problema

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nessun segnale tv: come risolverlo Fonte foto: Shutterstock

La serata è organizzata in ogni dettaglio. La vostra squadra del cuore è pronta a scendere in campo e non vedete l’ora di riunirvi con i vostri amici davanti alla televisione per tifare insieme. O magari è tutto fissato per godervi l’episodio clou di una serie TV di successo. Eppure il fattaccio è dietro l’angolo: una volta acceso l’apparecchio, non è presente nessun segnale TV e le immagini improvvisamente spariscono, oppure sono così disturbate da impedire comunque la visione.

In casi come questo, nonostante il primo istinto sia quello di chiamare un tecnico specializzato, è comunque possibile intervenire in prima persona. E provare, con i giusti accorgimenti, a risolvere andando a verificare come e perché l’antenna satellitare o quella terrestre hanno smesso di funzionare come dovrebbero, e se nel caso la criticità sia da ricercarsi invece nel decoder o nel cavo coassiale. In questa guida scopriremo proprio cosa possiamo fare in caso di assenza di segnale del digitale terrestre, senza ricorrere, naturalmente per i guasti di minore entità, alle abili mani di un professionista.

Nessun segnale TV: guasti a decoder e TV

Quando abbiamo un problema di nessun segnale TV, è possibile che siano il nostro televisore o il decoder per il digitale terrestre ad essere i “colpevoli”. D’altronde non è affatto raro che un banale sbalzo di tensione, un disturbo alla rete elettrica generale, un bug del firmware o addirittura un comando sbagliato possano mandare letteralmente in tilt il nostro apparecchio, impedendo la ricezione della trasmissione televisiva, tanto da segnale terrestre che da quello satellitare. In alternativa potrebbe trattarsi di un cavo della antenna danneggiato o di un collegamento evidentemente precario. In uno scenario di questo tipo, possiamo allora seguire precise verifiche ed operazioni, per escludere man mano eventuali criticità e malfunzionamenti.

Riavviamo l’apparecchio

Per quanto banale, la “regola d’oro” da seguire nel caso di problemi con i dispositivi elettronici è quella di provare immediatamente a spegnerli e riaccenderli. Per le TV e i decoder, generalmente è sufficiente metterli in stato di standby con l’apposito pulsante del telecomando, staccare la spina per circa un minuto e poi ricollegarla. Per i decoder Sky, però, la procedura da seguire è leggermente diversa, per evitare di danneggiare ulteriormente il dispositivo.

Nello specifico, per gli apparecchi del colosso della televisione on demand, come indicato nel manuale utente fornito nella confezione, bisognerebbe passare per la schermata My Sky, a questo punto spegnere il decoder, staccare la spina dalla presa di alimentazione, e mantenere premuto il tasto “OK” del telecomando mentre si ricollega la spina e fino a quando non si illumina il led giallo/arancione. Se abbiamo fatto tutto in modo corretto, andiamo allora ad attendere una decina di secondi circa e mantenere premuto il tasto di accensione del decoder fino a quando non si illumina il tasto verde.

Controlliamo i cablaggi

In molte occasioni, quando la TV dice “nessun segnale”, è possibile che sia presente la rottura o la fuoriuscita – anche solo parziale – del cavo coassiale dal suo connettore. Per dissipare ogni dubbio, basta procedere con una facile verifica: svitiamo delicatamente la spina F (SAT), in alternativa potrebbe essere presente sul nostro apparecchio una spina IEC (DTT) da tirare, controlliamo i collegamenti e la posizione del polo centrale e della calza esterna, chiamata in gergo tecnico schermatura. Per la spina F, il polo centrale è visibile e posto in modo diritto, mentre la calza dovrebbe essere sul lato, quasi del tutto all’interno del connettore. Verifichiamo ora che il tutto non vada a toccare il polo centrale sul lato ghiera filettata, così da evitare pericolosi cortocircuiti.

Questo perché alcune spine F si avvitano sul cavo coassiale, e con il passare del tempo o con i movimenti dello stesso cavo tendono ad allentarsi. Se così fosse, procediamo a riavvitarla fino a quando il dielettrico del cavo, vale a dire quella sorta di “spugna” che isola la calza dal polo centrale, non appare all’interno del connettore F dal lato che va avvitato alla TV o al decoder.

Se questi passaggi non dovessero essere possibili, l’unica soluzione è quella di tagliare il cavo coassiale e reinserirlo nel connettore una volta averlo “spelato”. D’altra parte, nel caso di nessun segnale TV sui canali terrestri con la presenza di un cavo IEC che può essere smontato, dobbiamo necessariamente verificare se che l’anima centrale del cavo coassiale sia ben salda al polo centrale, e che la calza venga a contatto contemporaneamente con la schermatura esterna e con il polo centrale. In alcune occasioni il cavo dell’antenna TV potrebbe non essere ispezionabile: cambiamolo con uno nuovo che abbia gli spinotti dello stesso genere, ovvero maschio-maschio oppure maschio-femmina.

Resettiamo e risintonizziamo i canali

Il problema dopo l’ispezione dei cablaggi e il riavvio di TV/decoder persiste? Il reset potrebbe essere la risposta che stiamo cercando. L’operazione riporta il dispositivo alle condizioni di fabbrica, le stesse di quando l’abbiamo acquistato, eliminando di conseguenza tutte le modifiche apportate alle diverse impostazioni disponibili, come ad esempio l’account, l’audio, il video o le restrizioni per i minori, compresa la lista generale dei canali e quelle preferite. Per farlo, possiamo utilizzare il menu OSD oppure seguire la sequenza di tasti che è indicata nel manuale di istruzioni.

Per la maggior parte dei decoder Sky, dobbiamo prima staccare la spina di alimentazione, tenere premuto il tasto “Guida TV” e contemporaneamente ricollegare la spina fino a che il led non lampeggia di giallo. Attendiamo poi 30 secondi e riavviamo il decoder con il tasto “Sky” sul telecomando. Ora è possibile rimettere in funzione il decoder e avviare la risintonizzazione automatica dei canali, solo per gli utenti Sky, oppure seguire la procedura di installazione iniziale ed effettuare una ricerca dei canali su tutti i satelliti interessati dalla nostra parabola.

Nessun segnale TV: problemi a prese antenna, partitori e derivatori

Prese e partitori difettosi possono essere anche loro le cause di segnali deboli, immagini squadrettate o addirittura di nessun segnale TV negli scenari più critici. Per rendere più agevole la risoluzione del problema, in casi come questi potrebbe essere di grande aiuto avere a disposizione un misuratore di campo, anche di tipo palmare. Si tratta di uno strumento che rileva il livello e la qualità del segnale terrestre e satellitare. In ogni caso, la verifica da fare prima di procedere con le altre eventuali operazioni è quella di controllare che il cavo coassiale che collega la presa antenna a muro al decoder o alla TV non sia stato danneggiato. Non è infatti così raro che le pulizie o lo spostamento dei mobili vadano a tirare i cablaggi, allentandoli e causando malfunzionamenti vari. I passaggi da seguire sono esattamente gli stessi che abbiamo utilizzato per verificare la cavettatura di televisione e decoder.

In secondo luogo, dovremo ispezionare anche la presa antenna. Di solito, negli appartamenti possiamo trovarle in scatole murate, dove possono subire lesioni e schiacciamenti. Per controllare che non vi siano danni, basta rimuovere la placca e ispezionare la parte posteriore della presa. Svitiamo i morsetti a vite e verifichiamo le condizioni del cavo e dei collegamenti, facendo attenzione a eventuali cortocircuiti tra il polo centrale e la calza. Se necessario, bisogna tagliare, spelare e reinserire il cavo nella presa antenna. Con il misuratore di campo di cui dicevamo, controlliamo che il livello dei segnali in uscita dalla presa sia superiore a 45 dBµV, in caso di segnale terrestre, oppure a 47 dBµV, in caso di segnale satellitare.

Se di livello inferiore, procediamo con la misura sul cavo coassiale d’ingresso nella presa, ben riconoscibile perché è quello che proviene dal centralino oppure da un partitore/derivatore. Quando questi componenti sono danneggiati, può accadere ad esempio a causa di un fulmine durante un temporale, la ricezione dei segnali SAT e/o DTT potrebbe essere del tutto compromessa, costringendoci a sostituire tutto l’impianto con un pezzo nuovo con le stesse caratteristiche elettriche, solitamente sono riportate sull’involucro della presa.

Proprio parlando di partitori e derivatori, è importante tenere a mente che in determinati tipi di cablaggi possono essere collegati alla presa antenna a muro oppure al cavo coassiale che scende direttamente nel nostro appartamento. Sono particolarmente utili a dividere il segnale terrestre e/o satellitare, per servire più prese che si trovano in altre stanze o più apparecchi vicini nella stessa stanza. I partitori e i derivatori possono essere di tipo esterno, o in alternativa trovarsi nelle scatole di derivazione.

In tutti e due i casi dobbiamo controllare i collegamenti tra il cavo e i connettori, che siano F o con i più classici morsetti,- per poi procedere con l’effettiva misurazione. Anche qui, utilizziamo un misuratore di campo, con i livelli che, come già sottolineato per le antenne TV, dovrebbero essere a 45 dBµV, in presenza di un segnale televisivo di tipo terrestre, e a 47 dBµV, solo nel caso si stia utilizzando un segnale satellitare. La differenza è che bisogna anche tenere conto dell’attenuazione di passaggio o derivazione del singolo partitore/derivatore, fissata indicativamente tra 4 e 20 dB.